Lucas Peracchi: “Non è giusto limitare l’accesso a certi programmi per chi lavora su OnlyFans”
Nel mondo dell’intrattenimento televisivo e dei social media, si aprono spesso dibattiti su chi meriti di avere l’opportunità di partecipare a programmi di rilievo come il Grande Fratello. Lucas Peracchi, noto ex tronista di Uomini e donne e attualmente attivo su OnlyFans, ha espresso il suo dissenso riguardo alle decisioni prese dalla dirigenza Mediaset, soprattutto dall’Ad Pier Silvio Berlusconi, di escludere determinate figure.
Una scelta di distanza
Sebbene Peracchi abbia sempre nutrito l’aspirazione di entrare nel mondo del Grande Fratello, le recenti notizie hanno influenzato la sua decisione. L’ex tronista ha spiegato che, in seguito alle recenti scelte fatte, ha deciso di non candidarsi affatto.
Dagli schermi televisivi a OnlyFans
Lucas Peracchi è ben noto per il suo passato come tronista nel celebre programma Uomini e donne. Tuttavia, il suo percorso l’ha portato verso nuove direzioni, incluso il coinvolgimento attivo su OnlyFans, dove condivide contenuti più audaci. Questa scelta lo ha anche portato a intraprendere una carriera come attore erotico emergente.
Il dibattito sulla “pulizia” del Grande Fratello
Le scelte operate dalla dirigenza di Mediaset, finalizzate a una sorta di “pulizia” del Grande Fratello, hanno gradualmente portato all’esclusione di vari personaggi, indipendentemente dalla loro popolarità sui social media e sul web in generale. Peracchi si pone in disaccordo con questa pratica e la definisce discriminante.
Discriminazione e moralismo
Secondo il punto di vista di Peracchi, escludere individui come lui dal programma equivale a un atto di discriminazione basato sulla loro attività su OnlyFans. L’ex tronista fa notare che il Grande Fratello trasmette monologhi contro il razzismo, l’omofobia e a favore del femminismo, e quindi l’esclusione di figure come la sua appare contraddittoria.
Peracchi sostiene che giudicare una persona in base alle sue attività sui social media è un approccio superficiale e ingiusto. Egli suggerisce che i casting potrebbero essere più approfonditi, in modo da valutare se un individuo ha una storia interessante da condividere, indipendentemente dalle sue attività online.
Per il giovane influencer, il successo ottenuto tramite piattaforme come OnlyFans potrebbe riflettere la sua intelligenza nel sfruttare tali canali e dovrebbe essere considerato come un elemento positivo, anziché un motivo di esclusione.
Riflessioni conclusive
Le parole di Lucas Peracchi aprono un dibattito interessante sulla partecipazione ai programmi televisivi da parte di persone attive su piattaforme web più audaci. Il confine tra l’accettazione di nuove tendenze e la preservazione dei valori del programma è complesso, ma sembra che l’inclusività e la considerazione delle storie individuali possano essere elementi cruciali nella valutazione dei partecipanti potenziali.