La polemica scoppia attorno a Giulia De Lellis per il viaggio in Israele: Un’inaccettabile mancanza di sensibilità

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L’influencer Giulia De Lellis sotto accusa per il viaggio in Israele con il fidanzato Carlo Beretta

“Ma come ci siamo arrivati a fare in modo che la società fosse ‘influenzata’ da una ragazzina che sdogana sfacciata la sua ignoranza, che non sa coniugare verbi e vive in una bolla di ricchi viziati senza storia?” si chiede un utente su Twitter, commentando il nome del giorno in tendenza: Giulia De Lellis. Questa volta, l’influencer è finita alla gogna mediatica per un viaggio in Israele che sta facendo con il fidanzato Carlo Beretta, rampollo della nota famiglia alla guida dell’omonima azienda di armi.

Un viaggio controverso e discutibili condivisioni sui social

La vacanza in Israele della coppia sta attirando molte critiche sui social media. Giulia De Lellis e Carlo Beretta hanno condiviso alcuni momenti decisamente controversi, come l’incontro con il presidente Isaac Herzog e una giornata di addestramento militare con l’esercito dell’Idf. Tuttavia, la situazione in Israele è segnata da tensioni politiche, religiose e conflitti armati con vittime innocenti, alimentando così la polemica su Giulia De Lellis.

Un video attivista che alimenta la discussione

Su Twitter è diventato virale un video di un attivista che accusa la coppia di sponsorizzare un esercito coinvolto in un regime di apartheid, con gravi violazioni dei diritti umani. Nel video, l’attivista fa riferimento agli abusi commessi dall’esercito dell’Idf, comprese le morti di oltre 40 minori durante quest’anno. La sua denuncia è rivolta sia a Carlo Beretta che ha interagito con i post dell’Idf, sia a Giulia De Lellis per il suo coinvolgimento nella promozione di queste esperienze.

Critiche per una festa in un luogo controverso

La coppia è stata anche criticata per aver partecipato a una festa nella grotta di Salomone, situata sotto il quartiere islamico. Questa zona è stata oggetto di controversie, poiché famiglie palestinesi, cristiane e musulmane sono state deportate per far spazio ai coloni. Inoltre, il quartiere è stato teatro di episodi di violenza da parte della polizia, comprese sparatorie ai danni di ragazzi autistici. La presenza di Carlo Beretta, il cui cognome è associato alla produzione di armi, ha ulteriormente alimentato le critiche, poiché la marca di armi preferita dal Mossad, i servizi segreti israeliani, è stata menzionata.

Un incontro controverso con il presidente israeliano

Anche l’incontro con il presidente israeliano, avvenuto in un momento delicato per il paese, è stato oggetto di critiche. Il presidente ha deciso di farsi fotografare con Giulia De Lellis e dei produttori di armi, suscitando reazioni negative sia sulla scelta del momento sia sulla presenza dei produttori di armi nell’incontro ufficiale.

Un appello ai 5 milioni di follower di Giulia De Lellis

Centinaia di utenti si stanno unendo all’appello critico rivolto a Giulia De Lellis. Con il suo vasto seguito di 5 milioni di follower, molti chiedono all’influencer di riflettere sulle implicazioni del suo coinvolgimento con Carlo Beretta e le esperienze condivise in Israele. La richiesta è di evitare di sponsorizzare un regime di apartheid e una dittatura accusata di gravi violazioni dei diritti umani, incoraggiando invece un uso più responsabile e consapevole della propria piattaforma sociale.

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