Dietro le spire di menzogne: Impagnatiello confessa l’omicidio di Giulia per porre fine alla sua sofferenza

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Interrogatorio shock: L’ultima orribile bugia di Impagnatiello davanti ai Pm

Interrogato dai magistrati, Alessandro Impagnatiello ha fornito la sua versione dei fatti riguardo all’omicidio di Giulia Tramontano, ma molti punti oscuri rimangono irrisolti. La sua narrazione includeva persino il macabro dettaglio di aver trasportato il cadavere della compagna nel bagagliaio dell’auto. I magistrati lo definiscono un “soggetto manipolatore e crudele“.

La versione distorta di Impagnatiello

Secondo quanto dichiarato da Alessandro Impagnatiello, colpevole confessato dell’omicidio di Giulia Tramontano, la tragica vicenda sarebbe iniziata quando lui stesso stava tagliando dei pomodori in cucina. Afferma che Giulia, con un coltello, ha iniziato a ferirsi alle braccia mentre esprimeva il desiderio di non voler più vivere. Nella sua narrativa, lui stesso avrebbe inferto ulteriori colpi al collo della vittima per abbreviare la sua sofferenza. Questa versione non solo non rappresenta una giustificazione valida, ma presenta incongruenze evidenti.

Il mistero del corpo occultato

Resta irrisolto il mistero riguardante la gestione del corpo di Giulia, che Alessandro Impagnatiello avrebbe tenuto nascosto per due giorni. Secondo quanto riferito ai magistrati, l’uomo avrebbe inizialmente occultato il cadavere in un “box“, cercando di bruciarlo con della benzina. Successivamente, lo avrebbe spostato in una “cantina” e infine nel “bagagliaio” della sua auto. Questa situazione ha persistito fino a mercoledì notte, quando ha deciso di sbarazzarsi del corpo in un luogo che lui stesso afferma di “conoscere bene“. L’aspetto più macabro di tutto ciò è che Impagnatiello ammette di aver girato con il cadavere di Giulia nel bagagliaio dell’auto mentre svolgeva altre attività.

La versione dei PM: Impagnatiello manipolatore pericoloso

Secondo i magistrati che seguono l’inchiesta, Alessandro Impagnatiello ha dimostrato una “spiccata capacità manipolatoria e ingannatrice“. Il trentenne è accusato di “omicidio volontario aggravato dalla premeditazione“, oltre a essere incriminato per “futili motivi” e “crudeltà“. Gli viene contestato anche l”occultamento di cadavere” e l”interruzione di gravidanza senza consenso“, poiché Giulia Tramontano era incinta di sette mesi. Nelle indagini sono emerse numerose incongruenze tra la versione fornita da Impagnatiello e le registrazioni delle telecamere di sorveglianza esaminate dagli investigatori. Ad esempio, vi sono immagini che lo mostrano uscire di casa alle 7 del mattino di domenica 28 maggio con due pacchi contenenti “materiale compatibile con un mucchio di vestiti“. Ora la versione dell’uomo sarà confrontata con le prove investigative e le testimonianze degli altri testimoni coinvolti nell’inchiesta.

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