Cristian, il coraggio di fronteggiare il body-shaming: il sostegno di papà Totti

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Il 17enne Attaccante del Frosinone sotto i Riflettori

Cristian Totti, giovane attaccante del Frosinone, ha attirato l’attenzione di tutti, non solo per il cognome famoso che porta, ma anche per il suo debutto nel calcio professionistico. Figlio dell’ex numero 10 della Roma, Francesco Totti, Cristian ha fatto il grande salto nel calcio professionistico, lasciando la Roma per esordire con il Frosinone (primavera).

Un Debutto Non Fortunato

La settimana scorsa, il giovane Totti ha fatto il suo debutto in una partita di campionato contro il Bologna, che si è conclusa con una sconfitta 3-0 per il Frosinone. Nonostante il risultato, Cristian ha voluto condividere i momenti di questa importante tappa della sua carriera su Instagram, ricevendo un commento di incoraggiamento da parte di suo padre, Francesco Totti, che ha scritto: “Daje cricca“. Molti fan si sono emozionati nel vedere Cristian in campo, notando una chiara somiglianza con il leggendario ‘Pupone‘. Tuttavia, alcuni non hanno risparmiato critiche.

Critiche e Sostegno

Tra i commenti su Instagram, non sono mancate le critiche riguardo al fisico di Cristian, definito poco “longilineo“, e al suo peso. Nonostante ciò, numerosi follower si sono schierati in difesa del giovane talento. Ma il sostegno più significativo è arrivato da suo padre, Francesco Totti, che ha replicato duramente alle critiche in un’intervista a Radio Serie A.

La Dura Risposta di Francesco Totti

Francesco Totti ha affrontato le critiche su internet con fermezza, dichiarando: “Chi critica su internet penso che sia una persona inesistente. Magari ha anche dei figli. Chi si esprime in quel modo con un ragazzo di 17 anni non merita di avere delle risposte”. Il leggendario calciatore ha anche commentato la carriera calcistica di suo figlio, affermando: “Alla Roma Cristian non aveva la possibilità di esprimersi. Me lo hanno chiesto e io da genitore gli ho detto di godersi questo momento. Se non andrà bene cambierà lavoro. Il suo nome ovunque andrà è sempre quello, dovrà essere bravo lui a mettere da parte le emozioni”.

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